Eccoci qui con il tema 3 Domande 1 ragazza della squadra del nostro contributo alla Giornata Internazionale della Donna Africana con l’afroitaliana Rosita Sambu Buffa. Dovete sapere che il «3» con «1» nel titole e un occhiolino al 31 luglio. Allora, ho trovato Rosita per caso su internet, credo che sia un commento che ha lasciato su una pagina di Facebook che mi ha portato al suo canale You Tube. Anche se lei è la persona che conosco da poco tempo, Rosita non solo ha confermato l’impressione che ho avuto guardando le suoi video e leggendo il suoi articoli, ma e una ragazza cosi simpatica, entusiasma e la motivata che ha preso rapidamente un posto di rilievo nella mia stima e nell mio cuore. In questo articolo avrete la possibilità di scoprirne di piu su Rosita: le sue radici africane, la sua regina del cuore e una donna che gli ispira.

Ma prima abbiamo chiesto a Rosita di presentarsi in qualche parole.

Sono Rosita Sambu Buffa. Mi piace il mondo del makeup, del beauty in generale e la moda. Il mio obiettivo è di consigliare ragazze afro – italiane sulla scelta dei giusti prodotti per il makeup, se possibile made in Italy o che si possono trovare in Italia, e contemporaneamente cercare di far capire, sensibilizzare, le case cosmetiche italiane ad aumentare la loro gamma di colori alle carnagioni più scure. Sul mio canale youtube potete trovare video recensione prodotti, tutorial trucco,e molto altro.

1 / Quali sono le tue radici africane

Io sono nata a Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo, Ex Zaire, ex Congo. Delle mie radici da piccola ho conosciuto poco, nell’adolescenza i miei interessi erano altri, e poi diventando moglie e mamma, la mia voglia di sapere ha predominato. Il percorso per scoprire bene le mie origini sono ancora in atto, ma sicuramente ora sono molto più orgogliosa e consapevole delle mie radici africane.

2 / Qual’è la donna africana conosciuta passato o presente che ti ispira o ti ha ispirato?

Chimamanda Ngozi Adiche scrittrice nigeriana per le sue opere più importanti comé “Ibisco viola”, “ Metà di un sole giallo”, ed nel suo racconto “Americanah” ho trovato molte cose simili, e ancora di più per l’ispirazione che mi ha dato con la lettura del libro “Dovremmo essere tutti femministi” Una lettura veloce ma che rimane, e soprattutto, che mi ha fatto valutare il femminismo con un ottica diversa.

Io adoro leggere, e ascoltare la musica. Ascolto molto volentieri anche Beyoncé, mi piace molto, ed è stato proprio grazie ad una sua canzone, e curiosando sul significato di alcune di queste che mi sono imbattuta in questa autrice di origine nigeriana, ma che ora vive in America: Chimamanda Ngozi Adiche, «Io vorrei che tutti cominciassimo a sognare e progettare un mondo diverso. Un mondo piú giusto. Un mondo di uomini e donne piú felici e piú fedeli a se stessi. Ecco da dove cominciare: dobbiamo cambiare quello che insegniamo alle nostre figlie. Dobbiamo cambiare anche quello che insegniamo ai nostri figli» tratto dal libro “Dovremmo essere tutti femministi”.

3 / Presentami la tua regina del cuore: una donna che scrive, o che segui, con chi vorresti collaborare oppure conoscere personalmente.

Penso a due persone semplici, fiere delle loro radici e fiere della tera che le ha accolte.

La prima Evelyne Sarah Afaawua fondatrice della community Afro-Italian Nappy Girls, nata in Francia e di origine genesi, ma cresciuta in Italia. La community è nata su facebook e riunisce le ragazze Afro-Italiane, che hanno deciso di far crescerei ritornare ai loro capelli naturali. “Afro-Italian perche’ siamo italiane ma con i capelli Afro, perche’ siamo figli di unioni miste, perche’ siamo le seconde generazioni, perche’ nel mondo ci definiscono Black-Italians, perche’ apparteniamo a questo paese ma non vogliamo dimenticare le nostre origini, perche’ e’ una definizione che ci identifica in tutte le nostre sfacettature. Il termine Afro-Americano e’ ormai riconosciuto a livello mondiale, ed e’ bene che anche quello AFRO-ITALIANI emerga perche’ esistiamo anche noi, per una storia che ci divide, ma per la stessa voglia di rivendicare la nostra identità, autenticità ed esistenza che viene ignorata in Italia”.
La trovate qui http://www.nappytalia.it/

La seconda è Marilena Umuhoza, una ragazza di origine ugandese e anche italiana, nata in Italia, regista e scrittrice, il suo libro si chiama “Razzismo all’italiana” ed è una vera bomba. E’ laureata in Lingue e Letterature Straniere (Università degli Studi di Bergamo). A Los Angeles ha studiato teatro e regia presso l’Università della California UCLA. All’Africa ha dedicato una tesi sul Cinema e uno studio sulla tribù Ayao in Malawi. Regista del documentario Rwanda’ Mama, selezionato al Festival del Cinema Sudafricano nel 2009, ha firmato documentari e video musicali con band dall’Europa, Africa, Asia e Stati Uniti. Tra questi Jovanotti, Malawi Mouse Boys, Tinariwen, vincitore di un Grammy nel 2011, e Zomba Prison Project, nominato ai Grammy’s del 2016. Ha creato un sito che si chiama Afroitaliani il cui obiettivo è dare la possibilità ai lettori di le vostre storie, di tutti tipi: d’identità, d’inserimento, di rapporto con la vostra pelle, i vostri capelli; temi di attualità, esperienze dirette; ma anche consigli beauty sui vostri ricci, i vostri prodotti di bellezza; o un evento che state pubblicizzando.
La trovate qui http://www.afroitalian.it/